L’organismo umano è composto da decine di migliaia di miliardi di cellule. Tale dato non può essere preciso, in quanto ad ogni istante le cellule più vecchie o danneggiate vengono sostituite, laddove possibile. Ogni cellula ha un proprio metabolismo, fatto di reazioni biochimiche che richiedono un costante apporto di ossigeno e nutrienti e la contemporanea rimozione di anidride carbonica e scorie. Tutto ci è reso possibile dalla micro-circolazione.
La micro-circolazione è una parte del sistema vascolare formata da vasi di piccolo calibro: arteriole, venule e capillari. In particolare, i capillari presentano un diametro di 4-8 micron (1 micron = 1 millesimo di millimetro). Tali esigue dimensioni permettono la diffusione di sostanze e ossigeno verso i tessuti, con tempistiche inferiori ai 2 millisecondi.
Solo le molecole più piccole passano attraverso la parete del capillare, mentre le componenti più voluminose (proteine plasmatiche ed elementi corpuscolati) sono generalmente trattenute all’interno.
La differenza sostanziale tra capillare, arteriole e venule è, oltre al diametro, la presenza di cellule muscolari lisce nella struttura: il capillare ne è sostanzialmente privo.
Una circolazione parallela: il sistema linfatico
Il sistema linfatico rappresenta una sorta di secondo sistema circolatorio, che origina nei tessuti come piccoli vasi, i quali confluiscono in altri vasi di diametro progressivamente maggiore, fino a riversarsi nel sistema venoso.
I micro vasi linfatici non trasportano sangue, ma una miscela di liquidi e sostanze varie dai tessuti alla circolazione; costituiscono una componente fondamentale nell’evitare accumulo di liquidi nei tessuti.
Un maggior dettaglio
Anche i capillari sanguigni assorbono liquidi dai tessuti; inoltre sono dotati di sporadici pori che permettono il passaggio di una esigua quantità di proteine plasmatiche.
Generalmente, i capillari cedono ai tessuti più liquidi di quanto riescano ad assorbire.
Il sistema linfatico rimuove fluidi e proteine ed altre sostanze: il particolare liquido che circola al suo interno prende il nome di linfa.
Alterazioni dell’equilibrio: edema
E’ l’accumulo di liquidi a livello tessutale, ed è il risultato di una alterazione nei meccanismi di regolazione precedentemente descritti. Tutto ciò che determina una maggior fuoriuscita di liquidi dai capillari o una riduzione nell’assorbimento porta ad edema.
L’accumulo di liquidi comporta una maggior distanza di diffusione tra il capillare e le cellule del tessuto: l’approvvigionamento di ossigeno e nutrienti si fa più difficoltoso, così come la rimozione di anidride carbonica e scorie metaboliche.
Cosa succede agli arti inferiori?
Le gambe risultano particolarmente soggette all’accumulo di liquidi, in quanto le disfunzioni del microcircolo sono accentuate dalla forza di gravità. Le conseguenze sono stanchezza, spossatezza, possibili crampi.
Anche la cellulite (panniculopatia edematofibrosclerotica) è accompagnata dall’eccesso di liquidi.
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